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Commenti al testo proposto da Roberto Maggiani
Spazio espanso

Sei nella sezione Commenti
 

 Roberto Maggiani - 30/10/2013 16:23:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Grazie anche a Loredana, Mariella e Gian Piero, dal cui prato interiore raccolgo, soddisfatto, il bel fiore del loro pensiero.

 Gian Piero Stefanoni - 30/10/2013 15:51:00 [ leggi altri commenti di Gian Piero Stefanoni » ]


“La vita è un ingegno molecolare ben calcolato/ sul bordo di un abisso arretrato”.

Personalmente non posso non ripartire da questi versi soffermandomi sulla figura e la poesia di Roberto Maggiani. Qui infatti si racchiude in compiuta struttura l’insieme del dato scientifico e della ferita che stringe, o meglio costringe, per dolenza e necessità e fatica l’uomo ( a partire dal singolo che evidenzia il genere) nel salto interrogante, teneramente reclamante, che risale dallo spazio espanso della sua solitudine.

Quella di Roberto, che non mi stancherò mai di sottolineare, è una lucida tenerezza di astronomo in cui l’adulto si risomma al bambino nel battesimo d’orizzonte di cielo e terra invasi perché ancora sconosciuti, o conosciuti ancora solo nel freno di una memoria disperante per glomeruli infetti, per compressioni e spaccature di nervi.

Eppure, ed è qui il poeta a condurre lo scienziato, proprio dalle crepe ha inizio il canto del logos- per visione rimemorandomi per l’offerta al grande cretto di Burri a Gibellina- il fiume che dalle stelle raccolte- Van Gogh?- ci sprigiona e libera in un silenzio che ci indovina perché comprende- o comprehende- tra formule di continua genesi in una onnisciente- e divina?- creazione.

Amore- nella iscrizione continua di cui la Vanalesti ci informa.

Amore nella disposizione che preme nella lettura del testo e a cui invito.

Un abbraccio dalla mia stazioncina, Gian Piero


 Mariella Bettarini - 26/10/2013 17:48:00 [ leggi altri commenti di Mariella Bettarini » ]

Grazie di cuore, gentile e cara Anna Maria Vanalesti per avere tanto intensamente - e giustissimamente - dato critico e sapiente "rilievo" al prezioso lavoro in scienza e versi dell’amico Roberto.
Le sue osservazioni, citazioni dai testi, sottolineature tanto intense per un lavoro come "Spazio espanso" danno a chi legge un "avvio" e insieme un "vademecum" di tale ricchezza e profondità da restarne persino stupiti.
Grazie anche, amica cara, per la citazione che mi dedica... Sono da tanti anni, ormai, particolarmente vicina alla sapiente ricerca letteraria quanto scientifica di Roberto, che stimo davvero molto.
Grazie, dunque, ad entrambi per questo duplice DONO, e un carissimo augurio e saluto da parte di Mariella

 Loredana Savelli - 26/10/2013 13:59:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Incredibilmente chiara e invitante la recensione di Anna Maria Vanalesti. Ho letto “Spazio espanso” ma questa presentazione corrisponde ad una seconda e assai più feconda lettura.
Il pensiero unitario, la domanda di fondo della poetica di Roberto Maggiani è magnificamente ricostruita e interpretata dalla professoressa, critica sopraffina e acutissima. Un grande servizio all’opera, un onestissimo lavoro di decodifica, e non si trattava di un libro facile, non fosse altro che per la compresenza di linguaggi e simboli diversi. Un libro potrei dire struggente nello sforzo di coniugare i diversi sguardi con cui l’Uomo da sempre si confronta col mistero dell’Universo e della sua vita. Un medium poetico ineguagliabile che trova nella sintesi e nel sincretismo una visione personalissima.
Grande recensione dunque per un libro che merita. Ad maiora.
Saluto entrambi i protagonisti.

 Roberto Maggiani - 25/10/2013 18:38:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Grazie care Maria, Ninnj e Francesca... mi sto effettivamente convincendo della potenza della maternità letteraria.

  francesca luzzio - 25/10/2013 00:46:00 [ leggi altri commenti di francesca luzzio » ]

SPAZIO ESPANSO è l’ulteriore prova dell’originalità dell’ispirazione poetica di Roberto Maggiani; interessante la recensione di Vanalesti, che focalizza appieno la poetica dell’autore. La tesi che la scienza è poesia è condivisa anche da chi non ha una formazione specificatamente scientifica: le formule a cui la scienza ricorre, dietro l’apparente aridità, conducono verso l’infinito, verso la considerazione del mistero cosmico, guidano, tenendoci per mano, verso l’ammirazione dell’incommensurabile grandezza di DIO. Introducendole in poesia, Maggiani dà una carica in più alle parole, poiché crea una sorta di pastiche linguistico che espande la valenza semantica dei testi poetici, che in tal modo si aprono a prospettive nuove,orientando il lettore ,come auspicava Helder verso"una mappa intuitiva del mondo. Il microcosmo dell’io e il macrocosmo dell’universo tendono ad avvicinarsi nell’unica essenza che li caratterizza.

 Maria Musik - 24/10/2013 21:11:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

La Vanalesti ha tracciato un cammino di comprensione del libro di Maggiani da tutti percorribile e comprensibile. La ringrazio perchè, oltre che a "ricondurmi" ad un testo apprezzato ed amato, ha dato un esempio di critica compiuta e puntuale, scevra di pregiudizi come di piaggeria, come piace a me, come ritengo debba essere. Sono stanca di "false" recensioni che nascondono sfacciate operazioni di marketing piuttosto che invidia "di casta" sottesa sotto non troppo velati "ma", "però", "se lo si compara",...
Abbiamo bisogno di chi ci guidi nella comprensione, ci dia spunti che aprano ad un maggior godimento, occasioni di reale apprendimento.
Il mondo "letterario" è spesso presuntuoso, poco avvezzo a mettersi in discussione, a riconoscere l’infinito bisogno di continuare ad imparare.
Quindi, grazie per la bella recensione e per la "lezione" di vita (e di lettura e scrittura) che contiene.
A Roberto non devo dir nulla... il suo spazio ha espanso il mio.

 Ninnj Di Stefano Busà - 24/10/2013 18:09:00 [ leggi altri commenti di Ninnj Di Stefano Busà » ]

Grazie, caro Roberto, per avermi inviato un’opera bella e complessa come quella di Spazio Espanso.
La tua competenza in campo fisico scientifico non fa che impreziosire la tua scrittura, arricchendola di note molto pertinenti e affascinanti per chi legge.
Mi congratulo con te per la bella e puntuale prefazione che mette in risalto molti lati eccellenti dell’opera della scrittrice, che mostra davvero bravura e talento eccezionali. Auguri ad entrambi, cordiali sinceri e vivissimi da parte mia. Ninnj Di Stefano Busà

 Roberto Maggiani - 24/10/2013 16:32:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Grazie cara Franca, sono perfettamente d’accordo con te riguardo alle auspicate metodologie della critica. La Vanalesti riesce sempre, in ogni intervento critico, a dimostrare una grande capacità di penetrare i testi oggetto della sua analisi, facendolo con chiarezza espositiva permette a chiunque di incuriosirsi, se la lettura non è distratta. Già con Scienza aleatoria mi aveva dimostrato una capacità sorprendente di individuare gli snodi importanti che rendono un’opera caratteristicamente dinamica... ma devo riconoscere che anche tu hai la stessa capacità.

 Franca Alaimo - 23/10/2013 23:47:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

E’ molto gradevole per chi come me conosce questo e altri libri di Roberto leggere una recensione così precisa e completa insieme alla quale ripercorrere i temi e la complessità linguistica dell’autore. Si rileggono le poesie sovrapponendo le personali emozioni e riflessioni a quelle espresse dalla Vanalesti e raggiungendo così una comprensione più ampia e profonda dei testi.
La chiarezza espositiva della Vanalesti è un grande pregio: avvicina il lettore comune ai segreti della singolare poetica di Maggiani e, soprattutto, riesce a penetrare nei nodi del linguaggio matematico-scientifico che si affianca a quello squisitamente letterario, sottolineando la necessità di questa commistione per una percezione totale della Realtà.
Secondo me, è importante che le opere dei poeti siano filtrate da critiche sapienti e non oscure, poiché darle in pasto ai lettori rivestite di un linguaggi criptico non è utile; la critica, insomma, deve riappropriarsi del suo compito di guida al testo esaminato, scioglierne le oscurità, non addensarle.
Un grazie, allora, alla Vanalesti che introduce il lettore all’opera di Maggiani dopo avergli dato degli strumenti precisi per la comprensione.
Naturalmente un grazie anche a Maggiani: rileggerlo significa apprezzare il modello, da lui indicato, di un’Umanità e di una Sapienza intera, attraverso gli strumenti della scienza e quelli della metafisica per rispondere alle domande ed alla Domanda essenziale: Perché?